"Il Libro non è morto"
Il 2017 si prospetta l’anno giusto per Libro vista la semina degli anni precedenti; questo è quanto viene rilevato dall’AIE (Associazione Italiana Editori)[1]. Ma andiamo con ordine e vediamo i numeri di questa buona previsione.
Dall’ analisi condotta risulta che Verona si piazza alla base del podio per vendite di libri in Italia, preceduta da Padova e Milano. Se è vero che nella città scaligera sono stati chiusi o ridimensionati molti esercizi del settore, d’altra parte questo fenomeno ha portato anche ad una migliore gestione e approccio verso il lettore da parte delle attività. Oggi come oggi aumentano i lettori cosiddetti deboli[2] (+2,4%), e crescono meno i lettori forti[3] (+1,4% quelli che leggono un libro al mese). Questo dato porta a pensare che il lettore fugace, il lettore non metodico, stia iniziando a scoprire un mondo che prima non riteneva così importante, o ancora meglio, lo ha portato a preferire un buon libro ad una serata al cinema.
Altro punto molto confortante, soprattutto per un amante della libreria vecchio stile come me (per i cinefili, alla “C’è posta per te” con Meg Ryan e Tom Hanks), è il fatto che i libri vengano ancora comprati nei negozi dedicati, piuttosto che sugli scaffali della GDO, portando il dato ad un 72% di preferenza, con un valore delle librerie a conduzione familiare al 31%.
Le donne leggono di più: è un dato di fatto[4].La popolazione femminile continua a leggere più di quella maschile (48,8% vs. 35%); per quanto riguarda la classe dirigente continua a non leggere - Nel 2015 il 38,6% di “dirigenti, imprenditori e liberi professionisti” dichiara ancora di non aver letto alcun libro (Fonte: Istat; nel 2014 erano il 39,1%), valore che sale al 44,6% tra i maschi e scende al 25% tra le colleghe donne.
Questa è, ovviamente, solo una prima introduzione su quello che potrebbe aspettare il mondo librario per il 2017, con una buona dose di speranza che il libro torni a fare da protagonista nelle vite di tutti noi e delle nostre case.
Vi lascio con la dichiarazione del Presidente dell’Associazione Italiana Editori – Federico Motta.
“Questo 2016 si apre con una buona notizia: finalmente torna a crescere la lettura di libri in Italia. Questo ci sprona ancor di più a contribuire in ogni modo per invertire la tendenza: si può fare qualcosa, non è lecito arrendersi e se si agisce insieme, in una logica di sistema, i risultati arrivano i dati resi noti oggi da Istat sulla lettura nel 2015.”[5]
[1] http://www.aie.it/Cosafacciamo/Cifreenumeridelleditoria/Mercatoeindaginidisettore.aspx
[2] Il “lettore debole” è un lettore che acquista libri in modo molto sporadico
[3] Il “lettore forte” è un lettore che acquista un libro al mese.
[4] Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2016, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE)
[5] Istat , 2015